L’obiettivo, per una società, è che i ragazzi iscritti al Settore giovanile, i tesserati, non siano mai lasciati soli. Se vogliono giocare a calcio devono avere possibilità di farlo. Per crescere nuovi talenti, per far sì che si divertano e possano dire di aver giocato su un campo di calcio non si devono esigere i risultati. I risultati, in verità, non andrebbero mai guardati. La nostra società, come tutte, un occhiolino ai risultati lo fa e lo diciamo senza ipocrisia alcuna. Ma ci sono campionati su cui puntare, magari con l’obiettivo di mantenere la categoria, e altri in cui l’importanza primaria è il poter crescere. E la crescita passa anche da sconfitte sonore, con un passetto alla volta, anche se dovesse significare passare da uno 0-20 a uno 0-5. Un noto blog chiede interventismo perché tutto ciò non sarebbe calcio. Invece noi crediamo che sia il calcio più vero, di ragazzi che hanno deciso di giocare a calcio a 14 anni e non prima, dopo due anni di stop forzato. Chiaro che a loro si possa chiedere solo di divertirsi e godersi l’emozione di giocare. Almeno per ora.
Per chi non conoscesse la storia pregressa eccola spiegata: dal momento che c’è stato un buon numero di iscrizioni, il gruppo 2007 si è ritrovato composto da 30-32 ragazzi per il Campionato Regionale. Per permettere a tutti di giocare si è pensato di far giocare loro il campionato provinciale fuori classifica. Questi nostri ragazzi hanno perso 0-20 causando malessere a qualcuno, probabilmente, o semplice desiderio di click.

Please publish modules in offcanvas position.